Negli anni, i coltivatori si sono accorti che il terreno, l'altitudine, l'irraggiamento e le escursioni termiche tra il giorno e la notte trasmettevano alle pere e alle pesche delle particolarità: sapori, odori, colori e consistenza della polpa, elementi conosciuti ed apprezzati, fino a ieri, solo dai consumatori locali.

Nelle ampie vallate del territorio incontaminato del " Parco dell'Etna", nascono due importanti fiumi; il Simeto e l'Alcàntera.

Il Simeto, sul versante est dell'Etna, attraversa i comuni di Bronte e Maniace , in provincia di Catania, (con quote variabili da 500 a 800 metri s.l.m.).

L'Alcàntera, sul versante ovest, attraversa i comuni di Mojo Alcàntera e Roccella Valdemone, in provincia di Messina, (con quote variabili da 400 a 600 metri s.l.m.).

Il paesaggio che caratterizza il territorio è unico: l'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa.

Lo scenario offerto agli occhi del visitatore presenta alle quote più basse, oliveti, vigneti e sopratutto frutteti, risultato del lavoro attento dell'uomo.

I frutteti specializzati, irrigui, hanno sradicato il vecchio sistema frutticolo etneo,fatto di obsoleti apprezzamenti a conduzione famigliare, coltivati in asciutto.

La specializzazione e la conoscenza tecnica dei produttori ha fatto in modo di non alterare l'equilibrio naturale dell'ambiente circostante; la presenza di una proficua entomofauna utile riduce drasticamente gli interventi antiparassitari, a beneficio della salubrità del prodotto.